sabato 14 giugno 2014

Sulla strada, da solo

Poche persone sanno di questa mia breve vacanza in Spagna. Ognuna di loro mi ha chiesto con chi sarei partito. Alla risposta "ci vado da solo" la reazione è sempre stata dello stesso tipo, con intensità diversa. Incredulità, sorpresa, sbigottimento, turbamento.

Creta: l'incontro con un viaggiatore solitario

La sensazione è che chi parte da solo lo faccia per scappare da qualcosa o da qualcuno, per riprendersi dalla fine di una storia d'amore o da qualche altra situazione difficile, per mettere la maggior distanza con la propria realtà quotidiana, per cercare qualcosa in sé, in un viaggio mistico e spirituale. Il mondo poi è pieno di viaggiatori solitari, e parlo di veri backpackers, che partono con poche informazioni, un budget basso e che lo fanno per piacere ma soprattutto per l'esperienza stessa del viaggio, per conoscere il mondo e chi lo abita in maniera diretta. Il mio viaggio è modesto, nella durata e nella difficoltà, sono sulla strada ma con un auto a noleggio e il percorso che farò l'ho costruito prima di partire. Eppure sapere che partirò da solo suscita stupore. Per assicurare i miei lettori, non parto per scappare da qualcosa o perché sono alla ricerca di qualcos'altro, o almeno non più di quanto non lo sia tutti i giorni! Ironia a parte, perché un viaggio in solitaria?

La risposta più sincera è anche la più semplice: perché mi andava di farlo. Da un po' di tempo avevo voglia di partire da solo per fare tutto e solo ciò che piace a me, ai miei tempi. Ovvero, essere sempre in movimento, spostarsi per molti chilometri, fare più tappe di breve durata ogni giorno ma di una durata sufficiente per gustarsi la tappa scelta (tappa, non tapas). Questo non significa riuscire a vedere tutto ciò che è disponibile ma vivere qualcosa, anche di piccolo, che susciti un'emozione, una sensazione di cui si conserverà il ricordo.

Alla voglia di viaggiare e alla libertà di ogni singola scelta si aggiunge il piacere per quella che può essere vista come una sfida, intesa in senso ludico: oltre 1.200 km in 5 giorni, una ventina di tappe, in un paese di cui non conosco la lingua e con una conoscenza dell'inglese che non è un granché. Poi, ad essere sincero, due parole di spagnolo le conosco: hola e cerveza. Beh, direi che i fondamentali ci sono tutti.


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