domenica 15 giugno 2014

Studiare un percorso: serve davvero?

L'Andalusia è la seconda comunità autonoma per estensione della Spagna e la sua superficie è analoga a quella di Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia messi insieme. Dove andare e cosa visitare? Come già detto, il mio desiderio è una vacanza on the road, itinerante, ma ho a disposizione solo 5 giorni e il territorio è molto vasto: è venuto il momento di studiarsi il percorso! O è meglio partire verso l'ignoto?

Senza l'intuizione sugli alisei per Cristoforo Colombo sarebbe stata molto più dura!

C'è chi preferisce mettersi in viaggio con poche informazioni e darsi all'avventura, seguendo l'ispirazione del momento e sfogliando, solo in loco e un pò per farsi aria, una guida turistica o una brochure, meglio se breve. Al di là delle battute, a me piace iniziare il viaggio un pò di tempo prima di partire, documentandomi, conoscendo qualcosa sulla terra che mi ospiterà, sulla sua storia e sulle sue attrazioni e da tutto questo determinare i luoghi che mi piacerebbe visitare e ciò che potrei fare. In un viaggio come questo, di così pochi giorni ma con tante possibili tappe, prepararsi un bel canovaccio lo trovo davvero utile, poi per improvvisare c'è sempre tempo! 

Il lavoro che precede la partenza non si limita ad un mero elenco di possibilità con costi, indirizzi e orari ma è qualcosa di più profondo e del tutto simile a uno studio. Uno studio che mi intriga e che per questo non mi risulta pesante nonostante richieda ore e impegno. Studiare per questa vacanza è significato, ad esempio, ripercorrere le avventure di Cristoforo Colombo, rivivere le battaglie tra mondi e culture delle città de la Frontera, conoscere i problemi ambientali dovuti alla coltivazione intensiva di fragole nella regione di Huelva e l'incredibile scandalo degli invernaderos dall'altra parte della costa, con la creazione di villaggi di plastica come El Eijda, constatare quanto può essere pericoloso il turismo di massa considerando l'aggressione fatta col cemento alla Costa del Sol e meravigliarmi che nonostante questo esistano ancora meravigliosi contesti naturali intatti, sapere dello sforzo continuo degli ambientalisti per preservare aree come il Cabo de Gata, approfondire la mia conoscenza sul controverso spettacolo della corrida ma anche sul calore del flamenco e sugli erranti (nel senso di girovaghi) gitani, sorprendermi di fronte al costoso anacronismo di Gibilterra e fantasticare su cosa si nasconda sotto la rocca, sentire il forte vento delle spiagge atlantiche e vedere le coste marocchine appena oltre Tarifa, camminare per le imponenti mura di cinta degli alcazar, perdermi nelle storie picaresche e tra i colori e i motivi degli azulejos... Conoscenze e suggestioni che vanno al di là della vacanza in sé, della foto turistica e del souvenir made in China da portare a casa.


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